Scritto da 1:09 pm L'Attualità

Questi gli interventi in merito al Piano Urbanistico Comunale

Questi gli interventi in merito al Piano Urbanistico Comunale

Prima dell’approvazione della delibera 93 per il documento “Per una città giusta, sostenibile e attrattiva” contenente gli indirizzi per la redazione del Piano Urbanistico Comunale e la modifica della vigente disciplina urbanistica mediante specifiche varianti, come di consueto si è tenuto un dibattito. Di seguito, gli interventi.

di Gabriele Caruso

Antonio Bassolino (Misto) ha ricordato le nuove norme che consentono di continuare gli iter già avviati per i PUC, nonostante le novità introdotte dalle più recenti norme regionali sul governo del territorio. Ha sottolineato l’importanza di un confronto ampio su questi temi tra la commissione consiliare competente e le tante realtà associative della città. Su alcune aree strategiche, come il Centro Direzionale o Porta Est, resta da chiarire l’orientamento previsto dal documento strategico. Inoltre, ignorare l’intero contesto urbano dell’area metropolitana può essere fuorviante, ed è importante ragionare su questi aspetti. È interesse della città soffermarsi sulla rete dei trasporti e sull’interconnessione tra le diverse zone della città. Un ultimo tema delicato del documento strategico riguarda la componente programmatica e operativa. Ha espresso, infine, particolare preoccupazione per il centro storico UNESCO: siamo al punto limite già superato in tante altre città italiane, bisogna guardare a quest’area con grandissima attenzione in più. Ha annunciato la sua astensione sul documento.

Toti Lange (Misto) ha ricordato che gli strumenti urbanistici consentono di delineare la città che vogliamo, ma servono strumenti operativi per dare risposte adeguate ai diversi soggetti coinvolti. Bisogna evitare soluzioni di facciata per alcuni problemi specifici, ad esempio sulle politiche abitative o sulla definizione degli ambiti. Nessuno intende toccare il turismo, specie il turismo di qualità, ma la sua crescita non deve andare a discapito di nessuno ed è giusto mantenere sempre alto il confronto con il territorio.

Gennaro Esposito (Misto) ha evidenziato che nel documento strategico non c’è nessun riferimento al tema della vivibilità e della qualità della vita. Occorre chiarire tre aspetti: la redistribuzione delle quote residenziali nella zona rossa occidentale, la gestione del traffico marittimo nel porto di Napoli, in particolare rispetto alla compatibilità ambientale, e il rispetto delle previsioni dei Piani Urbanistici Attuativi (PUA). Sul grande tema della turistificazione serve infine un confronto serio.

Sergio D’Angelo (Napoli Solidale Europa Verde Difendi la Città) ha sottolineato che ci vuole equilibrio nelle scelte per rendere la città sostenibile e vivibile, evitando di sbilanciarla con investimenti solo verso il turismo. Inoltre, va tenuto conto dell’emergenza abitativa, figlia anche della crescente povertà. Il piano strategico sottolinea poco questi aspetti.

Ciro Borriello (M5S) ha apprezzato il documento che raccoglie anche le indicazioni espresse in commissione Urbanistica negli ultimi mesi. È un documento che corre al passo con i tempi, e bisogna avere sempre la capacità di cogliere i cambiamenti in corso. Bisogna iniziare a ripensare la concentrazione di funzioni nel centro della città, che è ormai da proteggere e conservare, rilanciando ad esempio i centri storici periferici.

Salvatore Guangi (Forza Italia) ha dato atto all’amministrazione di aver realizzato un atto di grande importanza con il quale si inizia a guardare lontano, pur presentando ancora qualche criticità e che va limato con l’aiuto di chi vive i territori. Si deve guardare di più alle periferie e alla qualità della vita di chi le abita, occorre dare risposte alle necessità dell’abitare che si concentrano proprio nelle periferie. Va poi aperto un confronto, magari coinvolgendo il Governo centrale, sul tema del condono. Va infine aperto un confronto con le associazioni che vivono i territori. Il giudizio complessivo sul lavoro svolto è comunque positivo e merita fiducia.

Rosario Palumbo (Insieme per Napoli Mediterranea Italia) ha posto l’accento sulla linea di costa e sulle vocazioni delle diverse aree che la compongono, nonché sulle modalità con cui sarà costruita la partecipazione dei privati. Va in particolare sottolineata la bontà del metodo, ascolto dei contributi dei consiglieri e delle diverse realtà territoriali.

Gennaro Acampora (PD) ha definito questo documento il miglior inizio possibile per definire la città del futuro. Vengono valorizzate nuove zone della città, si esce dalle vecchie gabbie del passato attraverso il miglioramento dei trasporti e dei collegamenti, puntando ai musei come elementi di innovazione, coniugando il centro storico con le aree periferiche della città e valorizzando le vocazioni di ogni quartiere. Ha ribadito la necessità di comprendere nei progetti di riqualificazione tutti i quartieri dell’area ovest della città, ora non menzionati nel documento. Va tutelato inoltre chi fa impresa turistica in modo legale e trasparente, colpendo severamente i trasgressori. Il patrimonio della città deve essere rivalutato e rifunzionalizzato per il rilancio del ‘made in Naples’ e ha annunciato il voto favorevole del suo gruppo per quello che appare un manifesto programmatico per il domani della città.

Fulvio Fucito (Manfredi Sindaco) è partito dal titolo della delibera per sottolineare la ricchezza del documento e la sua attenzione alle periferie, la riqualificazione urbanistica, l’housing sociale. Sulla città attrattiva va detto che il partenariato pubblico e privato è fondamentale per superare i limiti delle amministrazioni in difficoltà, così come importanti sono la sostenibilità e la riduzione del consumo di suolo.

Gennaro Rispoli (Napoli Libera) ha sottolineato che il documento avrebbe dovuto trattare maggiormente il tema della salute. Nel programmare la sistemazione urbanistica della città del futuro bisogna riflettere adeguatamente sugli spazi occupati e sull’accessibilità delle aree ospedaliere, che rappresentano la città e bisogni primari dell’uomo. Questi e altri temi vanno ridiscussi, anche in seno all’Osservatorio Unesco.

Nino Simeone (Misto) ha rivolto un appello ai colleghi consiglieri per fare quadrato rispetto al rischio che alla città vengano sottratte le risorse per consentire il completamento e la gestione delle linee 1 e 6 della metropolitana

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Last modified: Giugno 21, 2024
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