Il noto procuratore, Nicola Gratteri, spiega su Rai 3, che TikTok e più in generale i social vengo utilizzati dalla criminalità organizzata per trasmettere il proprio modello di vita.
di Gabriele Caruso
A “Timeline”, il procuratore Nicola Gratteri lancia l’allarme in merito all’utilizzo dei social da parte della criminalità organizzata.
«Non è solo esibizionismo. Si fanno vedere ricchi, firmati, con tanti soldi e dicono noi siamo il nuovo modello, vuoi diventare come noi? I giovani non strutturati. Si trovano avviluppati e credono che quello sia il loro futuro. Con i social i mafiosi esternano l’arroganza. TikTok e Facebook vengono impiegati per confezionare clip e mandare messaggi emulativi. cosa che viene fatta a dire il vero anche con le canzoni neomelodiche, a volte con il rap. Sono messaggi in codice alle altre cosche», conclude Gratteri.
Last modified: Marzo 12, 2024
