Sgominata l’organizzazione con base a Napoli, che trasportava con droni armi e droga nelle carceri per conto di organizzazioni criminali.
di Gabriele Caruso
Queste sono state le parole del procuratore Nicola Gratteri dopo che è stata sgominata l’organizzazione con base a Napoli, che trasportava con droni armi e droga nelle carceri.
«Si tratta di una serie di reati che si stanno verificando sempre più spesso. Il fenomeno di droga e telefonini nelle carceri, ma stavolta parliamo di organizzazioni camorristiche che curano la distribuzione nei vari istituti di pena nazionali, sempre a destinatari campani, attraverso l’assegnazione di un vero e proprio tariffario: uno smartphone costava mille euro, una scheda telefonica 250 euro, mezzo chilo di marijuana settemila euro. Un dronista campano faceva scendere droga e microtelefoni nelle varie carceri. Ho chiesto gli jammer (per disturbare le frequenze, ndr.), da diverso tempo, ma non sono stato ascoltato. Uno jammer per bloccare ad esempio il carcere di Secondigliano costa 60mila euro».
Last modified: Marzo 19, 2024