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D’Angelo (NS): “Non è prevista alcuna privatizzazione nella gestione dell’acqua”

D'Angelo (NS): " Non è prevista alcuna privatizzazione nella gestione dell'acqua"

Attraverso un comunicato stampa, il capogruppo di Napoli Solidale, Sergio D’Angelo, ha cercato di fare chiarezza sulle voci che vorrebbero privatizzare la gestione dell’acqua, rassicurando i comitati cittadini che questa non c’è intenzione di attuare un cambiamento che non rientra nell’interesse dei cittadini napoletani.

di Gabriele Caruso

“In qualità di capogruppo di Napoli Solidale, ho voluto incontrare il Sindaco Manfredi per chiarire la posizione dell’Amministrazione comunale riguardo alla gestione pubblica dell’acqua e le preoccupazioni espresse dai comitati per l’acqua pubblica. Con il Sindaco, abbiamo ribadito il nostro impegno a mantenere la natura pubblica di ABC, contrariamente alle voci di una sua possibile privatizzazione tramite l’approvazione del nuovo Statuto. Sin dall’inizio, ho sostenuto il referendum e il processo istituzionale per la pubblicizzazione della risorsa idrica, contribuendo al consolidamento di ABC sia a livello manageriale che tecnologico. La gestione pubblica dell’acqua e la partecipazione popolare sono fondamentali per la democrazia, e continuerò a sostenere questi valori in Consiglio Comunale. Le modifiche proposte al nuovo Statuto sono state criticate dai comitati per la presunta “espulsione” dei rappresentanti delle associazioni ambientaliste dal c.d.a., la riduzione del ruolo del comitato di sorveglianza, e la soppressione del bilancio ecologico partecipato. Vorrei chiarire che non c’è intenzione di trasformare ABC da azienda speciale in S.p.a., e che ogni decisione in merito sarà discussa con i comitati e l’amministrazione. Per quanto riguarda i rappresentanti delle associazioni ambientaliste, è necessario valutare se la loro presenza nel c.d.a. abbia effettivamente garantito il controllo pubblico. Potrebbero invece svolgere una funzione di vigilanza ambientale nel comitato di partecipazione e sorveglianza, rafforzando così la governance partecipata. Infine, la soppressione del bilancio ecologico partecipato si basa sul fatto che negli ultimi 11 anni non è stato redatto. Con l’adozione della direttiva europea n.2464, gli enti pubblici saranno obbligati a pubblicare dati sull’impatto ambientale delle proprie attività, rendendo superfluo un bilancio ecologico parallelo. Il nostro gruppo consiliare è pronto a sostenere un dialogo costruttivo con l’amministrazione e i cittadini per assicurare una gestione pubblica e trasparente dell’acqua, in linea con le direttive nazionali ed europee e con gli obiettivi della transizione ecologica”.

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Last modified: Giugno 15, 2024
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