Scritto da 2:14 pm La Politica

A Pozzuoli approvata la proposta del “salario minimo comunale”, avanzata da Sinistra Italiana e da “L’iniziativa”

A Pozzuoli, approvata la proposta del "salario minimo comunale" avanzata da Sinistra Italiana e da "L'iniziativa"

Attraverso un comunicato stampa, il Segretario Provinciale della Federazione di Napoli di Sinistra Italiana e Segretario cittadino di Sinistra Italiana di Pozzuoli, Stefano Ioffredo, ed il Presidente dell’associazione di promozione sociale “L’Iniziativa”, Dario Chiocca, rendono noto che il Consiglio Comunale di Pozzuoli ha approvato la mozione di indirizzo sul “salario minimo comunale”.

di Gabriele Caruso

Il Consiglio Comunale di Pozzuoli, nella seduta di ieri 27 giugno, ha approvato all’unanimità dei presenti la mozione di indirizzo sul “salario minimo comunale”, recependo la proposta che lo scorso 1 maggio il circolo di Pozzuoli di Sinistra Italiana e l’associazione di promozione sociale “L’Iniziativa” hanno protocollato a tutti i consiglieri comunali e all’amministrazione locale.

Questo voto impegna la giunta ad indicare in tutte le gare indette dal Comune l’obbligo di riconoscere un compenso orario inderogabile di almeno 9 euro lordi l’ora per le lavoratrici e i lavoratori assunti dalle aziende vincitrici di appalti e concessioni. Tutelando i più deboli e i meno garantiti dalle normative contrattuali, in applicazione dell’art. 36 della Costituzione, che riconosce a tutti il diritto a una giusta e dignitosa retribuzione. Rafforzando l’applicazione dei CCNL maggiormente rappresentativi e contrastando i cd. “contratti pirata”, cioè finti e sfavorevoli, firmati da sindacati poco rappresentativi o inesistenti.

La mozione è stata portata in Consiglio Comunale dai consiglieri Marzia Del Vaglio e Angelo Lucignano ed ha avuto il parere favorevole dell’amministrazione comunale, espresso in aula dall’assessore al Governo del Territorio Giacomo Bandiera. L’ampio consenso dimostra la validità, anche tecnica, della nostra proposta così come formulata, in linea con quanto deliberato da altri Comuni di Italia, come Firenze, Bacoli e Napoli.

Ora la sfida per il “salario minimo” e per la lotta al “lavoro povero” deve proseguire: sul piano politico, rivolta a un Governo e a una maggioranza parlamentare che ne ha rifiutato l’introduzione; e sul piano sociale, con una maggiore responsabilità di sindacati e parti sociali ad escludere trattamenti economici al ribasso e poco adeguati.

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Last modified: Giugno 28, 2024
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