Grazie ad un nuovo grande bacino di carenaggio galleggiante, il porto di Napoli ora è in grado di accogliere navi fino a 230 metri di lunghezza e dotato di una capacità di sollevamento di circa 27.000 tonnellate.
di Gabriele Caruso
Questa importante infrastruttura portuale arriva direttamente dallo scalo di Hamad in Qatar e sarà gestita dalla joint venture Napoli Dry Docks. L’investimento privato è costato circa 40 milioni di euro e aumenterà in maniera significativa la competitività dello scalo partenopeo.
«L’autorità ha fatto e sta facendo ogni sforzo possibile per far sì che questa infrastruttura, molto importante per il porto di Napoli, possa garantire ancora di più lo sviluppo del settore della cantieristica navale, ma possa soprattutto dare maggiore impulso all’occupazione», ha commento brevemente l’avvocato Andrea Annunziata, presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno centrale.
Last modified: Aprile 7, 2024
